A Lipari, la principale delle isole Eolie, sarebbe stata composta la cronaca ebraica conosciuta con il nome di Iosippon. Ne parla una copia medievale di una lettera scritta dal capo di una comunità ebraica a Hasdai Ibn Shaprut, consigliere di corte di Abd-al-Rahman III a Cordova intorno alla metà del X secolo. In tale lettera trovata nella Ghenizah si descrivono le vicissitudini di alcune comunità ebraiche della penisola e le avventure di Mar Samuel, servitore di fiducia che Hasdai aveva inviato in Italia. Il mittente della lettera racconta che Mar Samuel, scappando da Amalfi per violenze antiebraiche, era arrivato per nave a Lipari dove si fermò 9 mesi. Qui trovò e copiò lo Iosippon, portandone copia in Andalusia. Questo libro, forse composto proprio a Lipari, fu per la diaspora la principale fonte storica del Secondo Tempio. Il libro, che si basava su fonti arabe e bizantine, fu poi stampato in numerosi esemplari.
Nel 1492 un gruppo di ebrei provenienti da Mazara e forse anche da Trapani trovò rifugio nell’isola che non era stata colpita dall’editto di espulsione perché appartenente al Regno di Napoli.
Durante una campagna di scavi del 1979-80 vi fu scoperta una cisterna rettangolare con volta a botte, adoperata come ipogeo funerario. In essa furono trovate quattro tombe, una delle quali (oggi andata perduta) recava incisa una palma, e una seconda un’iscrizione in greco con la menorah, oggi esposta nel Museo Archeologico Regionale Eoliano “Luigi Bernabò Brea”
Museo Archeologico Regionale Eoliano “Luigi Bernabò Brea”
Via del Castello – Lipari
Informazioni e contatti:
http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/museolipari/pagina.asp?Idlingua=1&Id=1