Posta nell’estrema propaggine meridionale della penisola salentina, Santa Maria di Leuca rappresenta anche il punto più meridionale dell’Italia. In questa cittadina fu istituto un campo di accoglienza (Camp 35) nel quale, dal 1944 al 1947, trovarono accoglienza sopravvissuti alla Shoah, sistemati in particolare nella Villa De Marco-Licci. Il campo di Santa Maria di Leuca fu importante perché dotato di un efficiente ospedale presso la “Colonia Scarciglia”. L’ospedale fu utilizzato anche da profughi dei campi vicini in particolare per le maternità, tanto che i bambini nati in quegli anni dai profughi accolti in Salento furono spesso chiamati “nati a Leuca”.