Concesso alla comunità ebraica nel 1626, si trova a ridosso del cimitero della Certosa, nel quadrante nord orientale dell’Addizione Erculea, in un ampio spazio lasciato verde secondo l’originario progetto rossettiano.
In fondo a via delle Vigne, ne marca l’ingresso un imponente portale in granito, disegnato nel 1911 dall’architetto ebreo Ciro Contini; dello stesso autore è la cappella funeraria interna, realizzata nello stile del portale, con richiami neobabilonesi. Furono questi interventi a dare alla Comunità di Ferrara la visibilità che aveva desiderato dopo l’Emancipazione, e che in altre città portò alla costruzione di nuove sinagoghe monumentali.
Il vasto terreno ha forma irregolare determinata da consecutivi ampliamenti; in ciascun campo, strutture imponenti, per lo più addossate ai muri perimetrali, si mescolano a cippi e lapidi semplici, antiche e recenti. I prati spogli costituiscono ancora oggi una testimonianza del divieto di erigere lapidi sepolcrali, imposto dall’autorità ecclesiastica nel corso del Settecento. Nella stessa epoca, il cimitero subì devastazioni per mano dell’Inquisizione; lapidi cinque e secentesche abbattute nel 1718 furono reimpiegate nel rifacimento della colonna del monumento al duca Borso.
Via delle Vigne, 22
Aperto dalla domenica al venerdì, dalle 9.00 alle 13.00, eccetto festività ebraiche