Cosa
  • Cimiteri
  • Musei, mostre e memoriali
  • Quartieri ebraici
  • Sinagoghe
Dove
Diverse sono le aree urbane nelle quali è documentata la concentrazione di un insediamento ebraico. Furono accorpamenti volontari determinati, a seconda delle epoche, da fattori di diversa natura (la qualità delle relazioni con la società di maggioranza ma anche la condivisione di una cultura, servizi e attività professionali). Non è noto quale quartiere ospitò per primo un gruppo ebraico. L’area ai piedi del Monterone presso il monastero di S. Marcellino – oggi individuabile fra le rampe di S. Marcellino e via Leopoldo Rondinò – fu certamente abitata da ebrei a partire dal X secolo. L’impegno profuso durante l’assedio bizantino del 536 nella difesa di un tratto di mura assai prossimo ha tuttavia portato a ipotizzare già da quell’epoca una presenza ebraica nella zona. Dopo alcuni secoli, a partire da un atto del 984, sono documentati con certezza una sinagoga e, successivamente, altri locali di proprietà ebraica. San Marcellino era zona ricca di pozzi e bagni, e nei pressi della sinagoga non doveva mancare il miqveh. L’aumento della popolazione ebraica fra XII e XIII secolo determinò un’estensione della giudecca sino all’area dell’attuale piazza Portanova e oltre, che prese il nome di Giudecca Grande o di Portanova.