Nella casa di via Cavalca 36 è documentata una sinagoga in funzione all’inizio del Quattrocento. Come quasi sempre a quell’epoca, la sinagoga era affittata o acquistata dai maggiorenti della Comunità ed associata alla propria abitazione. Il palazzo di via Cavalca fu la residenza della famiglia da Pisa, banchieri che per quasi un secolo detennero il monopolio dell’attività feneratizia, in seguito alla decisione del governo fiorentino di concentrare in un unico istituto tutti i banchi di prestito.
Nel corso della storia diverse sono le collocazioni urbane nelle quali il gruppo ebraico tese a concentrarsi. Verso la fine del Duecento si ha notizia di un quartiere nei pressi della piazza dei Cavalieri, noto come “chiasso dei Giudei”. Passò a inizio Quattrocento nella zona di via Cavalca e, a fine Cinquecento con l’arrivo di mercanti levantini, si trasferì lungo la sponda opposta dell’Arno, presso il palazzo da Scorno (via da Scorno / Lungarno Galilei). Nel giro di pochi anni, infine, la Comunità acquisì la sua attuale sede di via Palestro, in affitto dal 1595 e acquistata nel 1647.
Via Fra’ Domenico Cavalca 36