Istituzione centrale per l’attività ebraica meranese fu la Fondazione Koenigswarter, fondata nel 1872 dai baroni Koenigswarter per ricordare il figlio improvvisamente deceduto a soli ventiquattro anni. Fra le opere filantropiche, la Fondazione promosse l’apertura, nel 1893, di un sanatorio destinato a prestare cure agli ebrei indigenti malati per lo più di tubercolosi. Pochi anni più tardi, nel 1909, l’originaria sede di Villa Steiner fu trasformata in un nuovo edificio appositamente progettato e all’avanguardia. La struttura era concepita secondo i più aggiornati criteri igienico sanitari ed equipaggiata con riscaldamento, acqua corrente calda e fredda (all’epoca ancora una rarità) e cucine in grado di rispettare le norme della kashrut. Nel complesso fu allestito anche un piccolo oratorio al cui arredo contribuirono generose donazioni da tutta Europa. Negli anni della prima guerra mondiale il sanatorio fu messo a disposizione come ricovero per i soldati dell’esercito austriaco feriti o malati. Operò successivamente sino alla seconda guerra mondiale, fin quando non ebbe nuovamente un cambio di destinazione. Dopo la guerra diede infine cure ai sopravvissuti alla Shoah e chiuse definitivamente nel 1952. L’edificio, tuttora esistente e riconoscibile nelle sue linee esterne, ospita oggi appartamenti privati e uffici pubblici.